venerdì 25 settembre 2009

I minchioni dell'ONU

Mi sto convincendo sempre più che ai posti di comando ci sono persone semplicemente capaci di scalare il potere, ma con qualunque altra capacità a livello ordinario.

La prova di mediocrità del giorno l'ha offerta il Muhammar Gheddafi. Incazzato per il divieto di campeggio a Central Park, valido per la mini canadese da un metro quadro, quanto per il suo tendone che fa impallidire il Teatro Tenda dei concerti dei Pooh, ha ridicolizzato l'ONU non tanto nei suoi principi, quanto per le qualità dialettiche suoi astanti.

Il Muhammar ha attaccato i mediocri astanti ad un suo intervento con la domanda a trabocchetto: 'sapete a cosa serve l'onu?'. Il più smart del gruppo stava iniziando a salmodiare i principi costitutivi, qundo il Grande Beduino ha tagliato corto: 'a niente, perché da quando è nato ci sono state 65 guerre dichiarate e combattute'.

La marmaglia stipendiata dalla marmaglia ha avuto solo la capacità di verificare l'effettiva esattezza contabile di tale affermazione.

A nessuno è venuto in mente la risposta più ovvia: 'l'ONU esiste in virtù dell'unica guerra non combattuta e non censita dalle nostre contabilità. Non sono le guerre combattute che deprimono la predunta utilità dell'ONU, ma quelle non combattute, quelle abbreviate e quelle in cui la popolazione ha sofferto meno, che fanno reali gli ideali che hanno dato luogo all'ONU. L'ONU deve esistere nello stesso momento in cui all'uomo è dato il mandato di pensare e parlare. La nobilitazione del principio del xonfine nazionale non si concretizza più nel vincere una battaglia con i confinanti o con il fasto di un'a

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