belle notizie: lo staff della casa reale inglese inizia a pubblicare tutti i filmati ufficiali su youtube, anzi di più: vi ha aperto un vero e proprio "canale". questo è il succo della notizia. il giornalista "vero", quello di italia uno o della rai, o di cosmopolitan _deve_ esprimere questo concetto con parole ancora più elementari e concetti primordiali, non so perchè. allora il fatto viene impanato e fritto in questi termini: la regina d'inghilterra pubblica il suo messaggio di natale su youtube. un'espressione anti-italianista prevedibile sarebbe "la regina sbarca in internet con youtube". bleah.
il processo creativo del "pezzo" da parte del Vero Giornalista Italiano funziona così: la redazione (integrata tra i poteri forti) gli indica l'"agenzia" (ovvero la notizia preimpostata dall'agenzia giornalistica), vi aggiunge qualcosina, ma non troppo, di suo, tipo scambia due paragafi di posto tra di loro, e basta. è raro il giornalista che si occupa di vedere se ciò che ha tracopiato corrisponde ad una sua opinione sul fatto o se può essere espresso con altre parole. tutti i giornalisti che hanno fatto così sono stati licenziati o accusati di terrorismo.
al massimo, se si tratta di un giornalista televisivo, si va da quello che si occupa di internet (quello ufficiale, che si prende tutte le colpe se qualcosa va male, perchè a chattare poi diventano tutti maestri di virologia informatica) e gli si chiede qualche schermata del fatto in oggetto, anche risalente a 10 anni fa. vedo ancora in tv dei servizi su internet con dei filmati di windows 95 e netscape 1.0.
allora vediamo cosa ha invece il presidente della repubblica come dotazione multimediale su internet.
ci sono dei video.
anzi, ce ne sono tanti. ad opera di rai quirinale.
c'è sia una collezione di messaggi televisivi alla nazione di presidenti che furono, e del presidente in carica c'è quasi ogni polpettone o scoreggia fatta in pubblico.
la rai ha alcuni canali su youtube, ma questi video non li pubblica lì. tipico delle grandi organizzazioni disorganizzate e frammentate come dei ministeri anarchici.
per il giornalista italiano, youtube continua ad essere il posto dove i ragazzini pubblicano le loro bravate.
la presidenza del consiglio considera il popolo italiano come glielo raffigurano i giornalisti.
io mi divertirei a ridere della loro imbecillagine, se non fosse che sono sanguisughe mie che si permettono anche di disprezzarmi ed ignorarmi.
martedì 25 dicembre 2007
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